back
img


GIULIA PUCCI | Reggio Calabria
Direttore Calabria Cord Blood Bank

memories

La mia attività di Ematologa comincia nel 1992 presso il Centro Trapianti Midollo Osseo dell'Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria , ma è dal 2005 che mi è stata affidata la responsabilità della Banca di cordone ombelicale della Regione Calabria, ovvero la Calabria Cord Blood Bank (molto più "cool"come denominazione, n.d.r.), il cui lo start-up ufficiale risale al gennaio 2006. L'esperienza di medico accanto a pazienti onco-ematologici, che spesso affrontavano con difficoltà il percorso del trapianto per mancanza di un donatore familiare, ha reso la ricerca di donatori non familiari un atto anche emotivamente più coinvolgente e la gestione della Banca di cordone è stata un'occasione entusiasmante per poter allargare le possibilità di terapia e guarigione per tutti quei pazienti in attesa di trapianto da donatore allogenico non familiare.
Negli anni mi sono sempre occupata di ricerca dei donatori non familiari da Registro, ma l'aspetto più appassionante dell'attività lavorativa legata alla ricerca di donatori di sangue cordonale è che il cordone, quando viene richiesto dal Centro Trapianti, è già pronto per l'uso e per considerarlo idoneo per il trapianto, ha già superato tutti gli esami richiesti dagli standard e cioè possiede un buon quantitativo di cellule staminali che ne facilitano l'attecchimento; queste cellule sono vitali e sono proprio quelle che garantiranno la rigenerazione del midollo e quindi una speranza in più per guarire e tornare a sorridere!!!
Da questa consapevolezza è nato l'impegno costante di lavorare in parallelo all' Azienda Ospedaliera per coordinare l'intero processo dalla raccolta al bancaggio delle unità cordonali e gestire l'invio delle stesse ai Centri trapianti richiedenti, ma soprattutto di essere presenti sul territorio regionale per far conoscere l'importanza della donazione alle future mamme e alle coppie in attesa, per accompagnarle in questo percorso di nascita sia del loro bimbo che per aiutare un paziente in attesa di una nuova vita.
Ecco che per me e per tutto il Team della Calabria Cord Blood Bank è diventato negli anni fondamentale dar seguito alla nostra mission "da una vita nasce una speranza" perchè -come amiamo dire: "un cordone non prelevato?magari?.chissà?è un trapianto mancato!"
Convinta, come sono da sempre, che è l'unione e la condivisione a far crescere uno spirito di squadra e ad aggiungere valore alle nostre fatiche quotidiane, sono felice di avere con me collaboratori motivati, affidabili,che si spendono con grande amore per dare continuità ad un'attività che ora è diventata una bella realtà in ambito nazionale.
La rete multidisciplinare e multispecialistica di professionisti coinvolti a livello regionale nell'attività della Calabria Cord Blood Bank vede la partecipazione, ciascuno per il proprio ambito di competenza, del personale sanitario delle Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e Pediatria, della Banca degli Occhi regionale con sede a Cosenza, dei Laboratori e, soprattutto, dei Servizi di Medicina Trasfusionale. Questi ultimi, nel network di collaborazione creato negli anni in Calabria tra le varie strutture ospedaliere calabresi, hanno il compito di effettuare una prima validazione macroscopica delle unità di sangue cordonale dopo la raccolta e attivare il trasporto solo per le unità cordonali con i requisiti per il bancaggio. L'ultimo step delle unità cordonali è il Servizio di Medicina Immunotrasfusionale di Reggio Calabria, dove ha sede la Calabria Cord Blood Bank, per essere definitivamente valutate e avviate al processo di manipolazione e criopreservazione a -190°C in appositi congelatori ad azoto liquido o ad utilizzi alternativi di ricerca.
La nostra Calabria Cord Blood Bank, seppur giovane nel panorama delle Banche nazionali, ha raggiunto in questi 9 anni di attività, risultati soddisfacenti in termini di numero di unità raccolte (oltre 7500), bancate (oltre 750) e rilasciate (20). Dall'aprile 2009, siamo stati autorizzati dal Centro Nazionale Sangue, in accordo col Centro Nazionale Trapianti, vista la rispondenza ai requisiti richiesti, ad inserire i dati riguardanti le nostre unità cordonali conservate nel database del Registro IBMDR ai fini di incrementare l'inventario delle unità disponibili per trapianto per pazienti nazionali e internazionali. Da allora, sono oltre 750 le unità cordonali rese visibili a tutti i Centri Trapianto mondiali e 20 sono state distribuite per trapianto: 2 destinate a pazienti italiani, le restanti sono andate a beneficio di pazienti stranieri in ogni parte del mondo (Europa, Stati Uniti, Australia), sia pediatrici che adulti. Least, but not last, il volontariato, è la marcia in più che ci ha sostenuto e ci sostiene in questa "Mission possible" in cui tutti sono attori protagonisti e contribuiscono a rendere ogni film, il film della vita, dedicato a chi crede nelle seconde opportunità.