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NELLA BANCA DEL SANGUE CORDONALE DI SCIACCA PERSISTONO ANCORA NON CONFORMITA' RISPETTO A REQUISITI TECNICI E ORGANIZZATIVI LEGATI AL SODDISFACIMENTO DEL FABBISOGNO FORMATIVO DEL PERSONALE OSTETRICO.
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Questa la risposta integrale di De Filippo: "In merito alla questione delineata nell'atto ispettivo in esame, l'istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Sangue ha inteso precisare quanto segue. La Banca del sangue cordonale di Sciacca è stata, fino ad oggi, oggetto di ripetute visite di verifica congiunte, nazionali e regionali, condotte con la finalità di valutarne la conformità ai requisiti operativi dettati dalle specifiche normative vigenti e di autorizzare la stessa ad entrare a far parte della Rete nazionale italiana delle banche di sangue cordonale, istituita con decreto ministeriale del 18 novembre 2009, partecipando alla composizione dell'inventario nazionale di unità di sangue cordonale, donate a scopo solidaristico, disponibili per il trapianto ematopoietico di potenziali pazienti, attraverso lo sportello unico nazionale, rappresentato dal Registro italiano donatori di midollo osseo. L'ultima visita di verifica, in ordine di tempo, è stata condotta in data 15 maggio 2015 da ispettori qualificati del Centro Nazionale Sangue (CNS) e del Centro Nazionale Trapianti (CNT), in collaborazione con un rappresentante del Registro nazionale italiano donatori midollo osseo, in presenza del Direttore del Centro Regionale Sangue per conto dell'Assessorato alla Salute della Regione Sicilia. La visita di verifica ha prodotto un «report» di risposta, del 23 giugno 2015, con il quale CNS, CNT e Registro donatori comunicavano le non conformità ancora rilevate e richiedevano le conseguenti azioni correttive. A fronte di tale «report», il Direttore della Banca del sangue cordonale di Sciacca, in data 17 agosto 2015, inviava, unicamente al CNS, una corposa documentazione cartacea, inoltrata dal CNS anche al CNT. Si è reso di conseguenza necessario sollecitare il Direttore, a provvedere tempestivamente all'invio di analoga documentazione anche all'ispettore rappresentante il Registro italiano donatori, la cui sede è a Genova. La documentazione in questione è in corso di analisi da parte del team ispettivo, che si riserva di comunicare, nei tempi necessari, l'esito della valutazione delle azioni correttive proposte e il conseguente eventuale giudizio di conformità della Banca, ai fini della esposizione allo sportello unico del Registro italiano donatori delle unità cordonali raccolte e bancate con finalità solidaristiche.

È tuttavia necessario rappresentare che, nonostante gli sforzi compiuti dalla Direzione e dallo staff della predetta Banca, persistono ancora non conformità rispetto a requisiti tecnici e organizzativi legati al soddisfacimento del fabbisogno formativo del personale ostetrico operante presso i Punti nascita collegati, e alla necessità di garantire il mantenimento dell'«expertise» del personale tecnico della Banca, nonostante la scarsa attività di raccolta e bancaggio, rilevata in occasione dell'ultima visita di verifica (bancaggio di quattro unità cordonali nei primi quattro mesi del 2015). Pertanto, in sede di verifica e nel «report» di ispezione, è stata rappresentata la prioritaria necessità che la Banca concordi con le Autorità competenti regionali una programmazione quantitativa e qualitativa delle attività di raccolta e di bancaggio, al fine di poter garantire il mantenimento di elevati livelli di qualità e di sicurezza delle unità cordonali che potranno essere esposte al Registro italiano donatori di midollo osseo, e per soddisfare, in modo coerente e sostenibile, le aspettative di donazione delle donatrici siciliane".

Fonte: Camera dei Deputati