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ROMA. AL SAN CAMILLO-FORLANINI TAGLIO RITARDATO DEL CORDONE OMBELICALE NEI NEONATI PREMATURI. BUONE PRATICHE IN SALA PARTO
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La pratica è il metodo più fisiologico per migliorare la fase di transizione e la stabilizzazione cardio-circolatoria del neonato, per ridurre l'utilizzo di inotropi nei primi giorni di vita e l'incidenza di emorragie intraventricolari. Il ritardato clampaggio favorisce inoltre il passaggio al neonato di una quantità di sangue tale da produrre effetti benefici sulle riserve marziali e rappresenta il primo trapianto naturale di cellule staminali.


29 MAG - Presso l'A.O. San Camillo-Forlanini da circa un mese è in corso di implementazione la pratica di taglio ritardato del cordone ombelicale nei neonati prematuri, già da tempo largamente applicata nei neonati a termine in condizioni fisiologiche. Lo sviluppo di un protocollo d'intesa ostetrico-neonatologico fondato sulle raccomandazioni e le evidenze disponibili, ha l'obiettivo di salvaguardare la salute del neonato e migliorare l'appropriatezza dell'offerta assistenziale nei neonati Late Preterm e di età gestazionale < 34 settimane attraverso il mantenimento nei primi minuti di vita dell'integrità del cordone ombelicale con valutazione clinica bedside dei neonati.

La pratica è il metodo più fisiologico per migliorare la fase di transizione e la stabilizzazione cardio-circolatoria del neonato, per ridurre l'utilizzo di inotropi nei primi giorni di vita e l'incidenza di emorragie intraventricolari. Il ritardato clampaggio favorisce inoltre il passaggio al neonato di una quantità di sangue tale da produrre effetti benefici sulle riserve marziali e rappresenta il primo trapianto naturale di cellule staminali (Tolosa et all, 2010).

Il taglio ritardato del cordone ha effetti positivi anche sulla madre permettendole di interagire in maniera più vigile e pronta con il neonato, di sentirsi in grado di controllare ciò che succede nell'accoglimento del nuovo nato, di sentirsi protagonista con il proprio bambino dell'evento nascita.

Quanto descritto si inserisce in uno scenario di umanizzazione del percorso nascita, promosso dal dott. Fabrizio d’Alba Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera S. Camillo-Forlani e delegato di Federsanità per Grandi Ospedali e Piani efficientamento aziendali e di rinnovata sinergia tra le diverse professionalità del Dipartimento delle Professioni Sanitarie, della UOC Ostetricia e Ginecologia e Neonatologia che parte dal presupposto, che “ una madre ed un bambino formano una unità biologica e sociale indivisibile” ( OMS/UNICEF 2002) in cui la salute globale dell'una non può prescindere dalla salute globale dell'altro.

Rispetto alla tutela e salvaguardia della salute di madre e bambino, l'Azienda Osoedaliera S. Camillo-Forlani ha rafforzato negli ultimi mesi il ruolo svolto a livello regionale nella rete perinatale con un ampliamento dei servizi ambulatoriali di bassa e alta complessità e specializzazione per la donna in gravidanza.

Tra questi l'ambulatorio della gravidanza a basso rischio a gestione ostetrica che recependo i più recenti orientamenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, prevede il monitoraggio della gravidanza fisiologica da parte delle ostetriche/i.

Auspichiamo che al più presto sia possibile effettuare la prescrizione degli esami routinariamente previsti per la gravidanza da parte dell'ostetrica/o, così come avviene in altre Regioni dove è stata recepita e applicata la normativa nazionale ( tra gli altri attuazione della direttiva 2005/36/CE).

La prescrizione completerebbe il progetto dell'ambulatorio e l'attività svolta dalle ostetriche/i, già valorizzata dall'identificazione del Codice CUR associabile alla visita in gravidanza svolta dall'ostetrica/o.

Lucia Mitello
Direttore Dipartimento delle Professioni Sanitarie (DIPRO)-Azienda Ospedaliera S.Camillo-Forlanini- Roma-Coordinatore Forum delle Professioni Sanitarie-Federsanità ANCI

Manuela Mariotti
P.O. U.O.S. Governo Professione Ostetrica-Azienda Ospedaliera S.Camillo-Forlanini-Roma- Consigliere Ordine Provinciale delle Ostetriche Roma

Fonte: QuotidianoSanità