Come gestire il linfoma nelle donne in attesa? Sulla base di una ricerca retrospettiva apparsa su JAMA Oncology sembrerebbe che la terapia sistemica nelle donne in gravidanza somministrata dopo il primo trimestre sia sicura e bene tollerata, con effetti sulla madre e sul nascituro che sembrano accettabili.
“La gestione del linfoma diagnosticato durante la gravidanza -spiega Michelle Fanale della University of Texas e Anderson Cancer Center di Houston – è controverso ed è stato guidato in gran parte dai risultati di casi clinici e piccole serie”. Lo studio retrospettivo Gli esiti materni non sono stati influenzati dalla somministrazione della terapia prenatale, anche se delle quattro donne del gruppo che hanno avuto un aborto spontaneo, due avevano ricevuto la terapia durante il primo trimestre di gravidanza. Secondo i dati del follow-up di 67,9 mesi (mediana) dalla diagnosi del linfoma, i tassi a cinque anni di assenza di progressione della malattia e di sopravvivenza sono stati rispettivamente del 75 e 82%. Questi tassi non hanno subito differenze in base alla tempistica della chemioterapia. I risultati Fonte: JAMA Oncol 2016 Reuters Staff (Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) |